lunedì 6 maggio 2013

mercoledì 15 , serata al museo , fra stelle e mitologia, ERCOLE


Costellazione del mese ERCOLE


Si tratta di una grande costellazione dell'emisfero boreale, ben visibile nelle notti primaverili ed estive di questo emisfero. Nonostante le sue vastissime dimensioni, non sono presenti astri particolarmente luminosi; la sua caratteristica più notevole è un quadrilatero di stelle noto comeChiave di volta, posto nella parte occidentale, a nordovest della Corona Boreale. In generale, tutta la parte di cielo compresa fra quest'ultima costellazione e la brillante stella Vega appartiene alla costellazione di Ercole. In Ercole non sono presenti stelle di prima magnitudine; la più luminosa è la β Herculis, nota come Kornephoros, di magnitudine 2,78, mentre vi sono un gran numero di astri di terza e quarta magnitudine.
Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo della sera è compreso fra i mesi di aprile e ottobre; è pertanto una figura tipica dei cieli della tarda primavera e dell'estate boreali. Dall'emisfero australe la sua osservazione risulta in parte penalizzata, specie per quanto riguarda la parte più settentrionale della costellazione, che alle medie latitudini temperate può non essere mai visibile.

Oggetti del profondo cielo 

Ercole giace in gran parte lontano dalla Via Lattea, occupando una vasta area di cielo; tuttavia, sebbene sia in teoria una posizione favorevole per l'osservazione di galassie esterne, questo tratto di cielo appare completamente privo di galassie luminose, e quelle osservabili in questa costellazione sono tutte estremamente lontane e deboli.
Ercole contiene tuttavia due tra i più luminosi ammassi globulari; M13 (l'Ammasso Globulare di Ercole) è il più luminoso dell'emisfero boreale (il terzo della volta celeste) ed è ben visibile con un binocolo e persino ad occhio nudo. Ha una magnitudine apparente pari a 5,8 e conta al suo interno centinaia di migliaia di stelle. M92 si trova invece nella parte più settentrionale della costellazione ed è più debole. Un altro amamsso globulare, non notato dal Messier, è NGC 6229, attualmente l'ammasso globulare più settentrionale dei nostri cieli.



Stelle doppie 


Una delle coppie apparenti più facili da risolvere è costituita dalle stelle 36 e 37 Herculis; si tratta di due stelle bianche separate da oltre unprimo d'arco, dunque scindibile anche con un semplice binocolo. Ad occhio nudo sono invece visibili come un'unica stellina di quinta magnitudine.

Ras Algethi è una delle stelle doppie più conosciute, sebbene occorra un telescopio di media potenza per poterla risolvere: le due componenti sono di terza e quinta grandezza, ma sono separate da soli 5"; il contrasto fra il rosso della primaria e il giallo della secondaria è ben evidente. La primaria è pure una nota variabile.



Curiosità 

Nel 1974 fu fatto un tentativo simbolico di inviare un messaggio verso altri mondi. Per celebrare un 

consistente ampliamento del radiotelescopio da 305 metri di Arecibo, un messaggio in codice di 
1.679 bit fu trasmesso verso M13. 

Il mito di Ercole




Ercole, come tutti sanno, è una figura mitologica greca, un eroe semidivino,
figlio di Zeus (Giove) e di Alcmena, regina di Tebe. Era dotato di una forza
fisica enorme già dalla nascita, tanto da riuscire a strozzare, ancora in fasce, due
serpenti che Giunone, la consorte gelosa di Zeus, aveva introdotto nella sua
culla per ucciderlo. La fama di Ercole è sicuramente legata alle dodici fatiche, le
imprese incredibili che ogni anno dovette affrontare, per ordine del re Euristeo,
per espiare la colpa dell'omicidio della propria moglie e dei tre figli : l'eroe infatti
aveva talvolta degli eccessi di follia a causa della sua spropositata forza
muscolare. La Costellazione di Ercole (HERCULES) è una delle più belle del
cielo estivo, visibile in questa stagione e riconoscibile per il quadrilatero centrale
formato dalle sue stelle. Certo gli antichi Greci non mancarono di rendere
omaggio alle celebri fatiche, infatti altre cinque costellazioni ne ricordano
simbolicamente l'eccezionalità : quella estiva del leone (LEO) celebra
indubbiamente la sfida erculea al "Leone di Nemea " da cui ricavò una tunica di
pelle che indossò per sempre. L'Idra (HYDRA) ricorda lo spaventoso drago a
nove teste dal cui sangue Ercole ricavò un veleno mortale in cui intingeva le
proprie freccie, è possibile scorgerla in questa stagione molto bassa
sull'orizzonte verso sud. La freccia (SAGITTA) è proprio una delle sue saette
velenose. Il granchio (CANCER), costellazione invernale, gli venne mandato
contro dalla vendicativa Giunone durante il combattimento con l'Idra ma non
avendo pizzicato l'eroe fù da lui ucciso e portato in cielo dalla dea per
gratitudine. Il drago (DRACO) infine era il guardiano serpentiforme del giardino
delle Esperidi e si snoda nel cielo tra le due costellazioni delle orse (URSA
MAJOR, URSA MINOR).


a (alfa) Her
Ras Algethi

Ancora una considerazione. Leggiamo, in proposito, la poetica descrizione di questa doppia lasciataci da Camille Flammarion: “…bellissima doppia... composta di un sole aranciato e di un sole smeraldo... un buon  obiettivo di 75 mm. può bastare per lo sdoppiamento…”



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