domenica 6 ottobre 2013

piccolo percorso facile fra le stelle doppie

POLARE/ Polaris, meglio nota come la Stella Polare, è una delle stelle più conosciute: trovandosi a meno di un grado da polo nord celeste, viene utilizzata come guida per orientarsi nelle notti dell'emisfero nord; la sua individuazione è facilitata dal vicino asterismo del Grande Carro: grazie all'allineamento delle sue stelle più occidentali. Ad occhio nudo, come pure al binocolo, appare come una stella singola di colore giallastro di seconda magnitudine; meno noto è che questa stella fà in realtà parte di un sistema triplo.Molto più vicina alla stella primaria si trova un'altra stella, non osservabile coi tradizionali telescopi sebbene sia più luminosa dell'altra compagna. La distanza del sistema di Polaris è stimata sui 433 anni luce.
 AlbireoAlbireo, o β Cygni, è una stella di terza magnitudine facente parte della costellazione del Cigno; è la più meridionale del grande asterismo noto come Croce del Nord Anche un piccolo telescopio è perfettamente in grado di risolvere Albireo in una coppia di stelle: la primaria, di colore arancione,Grazie a ciò, Albireo è una delle coppie più famose e più osservate del cielomisurazioni fornite dal satellite Hipparcos indicano che le due stelle si trovano rispettivamente a 400 e 434 anni luce da noi, pertanto si tenderebbe a escludere un legame fisico reale. Tuttavia c'è ancora chi sostiene che potrebbe trattarsi di un sistema legato fisicamente e dal periodo orbitale molto lungo.
15 Aquilae/ 15 Aquilae è una stella di quarta magnitudine visibile nella parte meridionale della costellazione dell'Aquila, vicino al confine con lo Scudo; si individua con facilità, trovandosi poco a nord della stella λ Aquilae, di terza magnitudine. Un telescopio di piccole dimensioni è sufficiente per mostrarla come una stella doppia: le due componenti appaiono ben divise e sono di colori leggermente diversi, giallastra la primaria e arancione la secondaria; Le due stelle non fanno parte di un sistema fisico, ma sono indipendenti e lontane l'una dall'altra: infatti la primaria dista 324 anni luce, mentre la secondaria è una gigante rossa posta a 552 anni luce di distanza. 
Enif Enif è la stella che rappresenta la testa del cavallo alato Pegaso, nella costellazione omonima; si tratta di un astro dal colore marcatamente arancione, di seconda magnitudine e dominante in un'area di cielo povera di altre stelle di uguale luminosità.Con un telescopio di piccole dimensioni si può osservare con facilità una piccola stellina di ottava magnitudine poco ad ovest della stella principale; 
Alamach,/Alamach, nota anche come γ Andromedae, è la stella che costituisce il vertice nord-orientale della costellazione di Andromeda; appare di un colore rossiccio o arancione Le due stelle maggiori sono individuabili già con un telescopio da 120-150mm di apertura ed offrono un quadro molto bello grazie al contrasto di colore fra le due componenti, una arancione (γ 1) e una azzurra (γ 2);




VENERDI 11 OTTOBRE , SERATA AL MUSEO .FRA COSTELLAZIONI E MITO,

OTTOBRE venerdì 11
Costellazione del mese TRIANGOLO
Altre costellazioni Andromeda, Pegaso
Oggetti visibili M31_ NGC884 _ NGC869_M33 _ ALGOL ...con  POLARIS

Stephen Hawkin


“Per quanto difficile possa essere la vita,
c’è sempre qualcosa che è possibile fare.
Guardate le stelle invece dei vostri piedi”

TRIANGOLO

Il Triangolo si individua con facilità a nord dell'Ariete e poco più a sud dell'area in cui si incontrano le due costellazioni di Andromeda e Perseo; in particolare, lo si può rintracciare a metà via sulla linea che congiunge le stelle Hamal (α Arietis) e Alamach (γ Andromedae). Nonostante le ridotte dimensioni, la sua individuazione non presenta particolari difficoltà, grazie al fatto che le sue tre stelle principali sono piuttosto ravvicinate fra loro, risaltando più facilmente alla vista. La distanza dalla scia del piano galattico non consente la presenza di ricchi campi stellari di fondo, ma ciò favorisce l'osservazione delle galassie esterne.
Il periodo più propizio per la sua osservazione ricade nei mesi compresi fra ottobre e marzo, sebbene nell'emisfero boreale sia osservabile anche per più tempo, dalla fine dell'estate alla primavera inoltrata; dall'emisfero australe la sua osservazione presenta delle difficoltà maggiori, dovute anche all'aumento delle ore di luce nei mesi compresi fra ottobre e dicembre.

sabato 5 ottobre 2013

ANDROMEDA

La costellazione si individua con facilità, trovandosi a nordest del brillante asterismo del Quadrato di Pegaso, di cui la stella al vertice nordorientale fa parte di Andromeda; la costellazione si estende poi a nord e ad est del Quadrato, seguendo un allineamento di stelle di seconda e terza magnitudine, arrivando sin quasi a lambire la scia luminosa della Via Lattea del nord. Le sue dimensioni sono notevoli, ma nella parte occidentale si trovano solo stelle deboli, massimo di quarta grandezza. La sua individuazione è facilitata anche dalla presenza della caratteristica figura di Cassiopea, posta più a nord; in generale, si può affermare che anche lo spazio privo di stelle luminose situato fra Cassiopea e Pegaso fa parte di Andromeda.

Stelle doppie[modifica | modifica sorgente]

La costellazione di Andromeda mostra fra i suoi confini un gran numero di stelle doppie e multiple, alcune delle quali risolvibili anche con un semplice binocolo.
  • μ Andromedae è un sistema multiplo molto semplice: la componente primaria, bianca e di magnitudine 3,87, ha due compagne di undicesima e tredicesima grandezza separate da 34" e 44" rispettivamente; per individuare le componenti deboli occorre un telescopio di piccole dimensioni.
  • π Andromedae è una coppia semplice e risolvibile con un binocolo: le due componenti sono di quarta e ottava magnitudine e sono separate da 35".
  • γ Andromedae è un interessante sistema multiplo. Un telescopio di piccole dimensioni rivela una stella biancastra di quarta magnitudine a circa 10" dalla primaria, una gigante arancione di seconda grandezza; strumenti più potenti mostrano che la compagna minore è a sua volta una doppia, con componenti di quinta e sesta magnitudine separate da appena 0,7".
  • 59 Andromedae è una coppia di stelle bianche di quinta e sesta magnitudine, risolvibile con un piccolo telescopio.

PEGASO

Il Quadrato di Pegaso[modifica]

Il Quadrato di Pegaso
Nel cielo invernale la figura zig-zagante di Cassiopea è ben visibile in direzione nord-ovest, altissima in cielo, disposta lungo la scia della Via Lattea; si tratta, come già visto, di una costellazione circumpolare dalle latitudini italiane, ossia che non tramonta mai. Due delle sue stelle centrali possono essere utilizzate per trovare altre figure importanti senza possibilità di errore: collegando infatti queste due stelle nel modo indicato dalla mappa a lato e proseguendo verso sud nella stessa direzione per circa sei-sette volte, si giunge al centro di un grande quadrilatero di stelle di seconda magnitudine, ben visibili anche dalle città in alto nel cielo. Quest'asterismo prende il nome di Quadrato di Pegaso.
Grazie al quadrato è possibile raggiungere un gran numero di costellazioni sfruttando diversi allineamenti.


La costellazione di Pegaso[modifica]

Pegaso
Il Quadrato di Pegaso deve il nome alla costellazione in cui il quadrato è contenuto quasi totalmente, ossia Pegaso.
Pegaso si estende in direzione ovest rispetto al suo quadrato, dove sono presenti altre stelle luminose, la più importante delle quali è Enif, che rappresenta la testa del cavallo alato mitologico; Enif, ormai prossima al tramonto nelle sere invernali, è raggiungibile tramite una concatenazione di stelle minori che dal quadrato su dirigono verso sud-ovest, rappresentando così il collo dell'animale.
A nord-ovest invece si evidenzia la rossa stella Matar, che rappresenta le zampe anteriori di Pegaso; la costellazione si presenta alle nostre latitudini come "capovolta".

Il "Grande Carro" d'autunno

TRIANGOLO ESTIVO


Il Triangolo Estivo è l'asterismo più tipico del cielo estivo. Si presenta di dimensioni molto maggiori rispetto al Grande Carro ed è formato da tre stelle molto luminose, tutte e tre di un colore azzurro scintillante. Nella carta di sinistra è indicato esattamente come appare in una notte di luglio-agosto; la stella del vertice superiore, la più luminosa, appare nelle sere di agosto quasi perfettamente perpendicolare al suolo (quasi allozenit). Il triangolo è facilmente individuabile, nelle notti limpide, anche perché ricade sulla scia luminosa della Via Lattea, in un tratto molto luminoso e spesso, ricco di deboli stelline di sottofondo.
La stella più luminosa delle tre è quella che, come visto, appare più in alto; nel triangolo si trova nel vertice che forma quasi un angolo retto con le altre due stelle. Il nome proprio di questa stella è Vega, ed è la quinta stella più luminosa visibile dalla Terra, con una magnitudine pari a 0,03.
La stella meno luminosa delle tre (magnitudine 1,25), quella che è collegata a Vega dal lato più corto del triangolo, è nota come Deneb; si trova a cavallo della Via Lattea ed è anche la più settentrionale del triangolo. In realtà, Deneb è una delle stelle più brillanti della nostra Galassia, in termini di magnitudine assoluta, ma ci appare meno luminosa di altre in quanto è anche estremamente lontana.
La terza stella, quella del vertice meridionale, è nota col nome di Altair; è riconoscibile e distinguibile anche per la presenza di due stelle disposte sui suoi lati opposti, una delle quali è assai più luminosa dell'altra. La sua magnitudine è 0,77, la dodicesima stella del cielo in ordine di luminosità.

La Lira[modifica]

La costellazione della Lira
La Lira è una costellazione di piccole dimensioni, la cui unica caratteristica notevole è proprio la presenza della stella Vega, la α della costellazione, secondo la nomenclatura di Bayer.
Il resto della costellazione è individuabile a sud di Vega, grazie alla coppia di stelle di terza magnitudine β e γ, che riportano anche i nomi propri di Sheliak e Sulafat. Esplorando con un semplice binocolo la costellazione, si noterà subito che nei dintorni di Vega è presente una coppia di stelline molto vicine, dello stesso colore azzurro, e di luminosità praticamente identica: si tratta di una delle coppie più belle del cielo ed è nota presso gli astrofili col nome di Doppia doppia, poiché, se osservate con un telescopio, si scopre che entrambe le stelle sono a loro volta doppie.
La Lira è una delle costellazioni più antiche: era nota al tempo dei Greci, e rappresenta la lira di Orfeo, uno dei più grandi musicisti della mitologia greca. Tolomeo la riporta nel suo elenco di 48 costellazioni, ed è sopravvissuta fino ai nostri giorni.

Il Cigno[modifica]

La costellazione del Cigno
Il Cigno è una delle costellazioni più caratteristiche del cielo estivo: la sua stella principale, Deneb, è uno dei vertici del Triangolo Estivo, mentre il resto della costellazione si estende verso il centro del triangolo, con le sue stelle principali disposte a raffigurare una grande croce, il cui perno è a sua volta indicato da una stella brillante.
Deneb, con la sua magnitudine 1,25, è la diciannovesima stella più brillante del cielo; il suo significato è coda (dall'arabo), e infatti rappresenta la coda del cigno, rappresentato in volo lungo la Via Lattea. La testa è rappresentata dalla stella β Cygni, chiamata Albireo; sebbene questa sia meno luminosa delle altre stelle principali della costellazione, è famosa presso gli astrofili in quanto si tratta di una bella stella doppia, risolvibile con un telescopio, le cui componenti sono una azzurra e l'altra arancione.
Tutta la costellazione si estende su un fondo ricco di stelle minute, il cui debole scintillio è ben evidente lungo l'asse maggiore nelle notti limpide; un binocolo è sufficiente per poter ammirare, anche dai centri abitati, un gran numero di stelle, disposte in concatenazioni e raggruppamenti a volte molto fitti. Se la notte è propizia, si nota con facilità un lungo solco longitudinale lungo la Via Lattea, che la spacca in due a partire dal Cigno scendendo in direzione sud: questa "spaccatura", nota come Fenditura del Cigno, è dovuta alla presenza di grossi ammassi di gas oscuri, che schermano la luce proveniente dalle stelle lontane della Galassia, facendo sembrare quest'area quasi priva di stelle.

L'aquila[modifica]

La costellazione dell'Aquila
L'Aquila è la costellazione che contiene Altair, la stella più meridionale del Triangolo Estivo. Si estende a sud di questo, sempre lungo la Via Lattea, sul bordo della Fenditura del Cigno, e possiede una disposizione di stelle che la rende più simile a un aeroplano che a un'aquila vera e propria.
Sebbene sia meno luminosa del Cigno, è pur sempre di facile individuazione, grazie al fatto che le sue stelle principali, eccetto Altair, sono di terza magnitudine. Altair e le due stelle che la circondano erano considerate nell'antica Persia una costellazione a se stante, chiamata L'equilibrio".
Il centro di questa costellazione indica la posizione dell'equatore celeste: la parte che contiene Altair e la stella ζ Aquilae (nota come Deneb el Okab), sta nell'emisfero boreale; la parte di λ e θ sta invece in quello australe. A sud di questa costellazione, la Via Lattea diventa molto più luminosa e larga, per la vicinanza al centro della nostra Galassia.
I campi stellari in questa costellazione sono meno ricchi rispetto a quelli del Cigno, ma le sue stelle possono essere d'aiuto per reperire altre costellazioni minori visibili nelle vicinanze.

Alcune costellazioni minori[modifica]

Delfino e Freccia
Una volta individuate le costellazioni più semplici, può essere ora possibile cercare quelle minori, che appaiono meno luminose, ma che sono anch'esse caratteristiche di questa parte di cielo.
Tra queste la più curiosa è quella del Delfino, una piccola costellazione visibile a "sinistra" (ad est) di Altair; è formata da un gruppo di stelline di quarta magnitudine, che ricordano molto bene l'idea di un delfino stilizzato che salta. Un binocolo consente di scoprire che molte delle sue stelle principali sono accompagnate da altre stelline più piccole.
Un'altra piccola costellazione facile da individuare è la Freccia: si tratta di un allineamento di stelline di terza e quarta magnitudine compreso nella parte meridionale del Triangolo Estivo, poco a nord di Altair; si trova in corrispondenza di un addensamento della Via Lattea e la disposizione delle sue stelle danno bene l'idea di una freccia in volo.
L'area di cielo compresa fra queste due costellazioni è ben nota ad astronomi ed astrofili per l'elevato numero di stelle novae osservate. Una stella nova è una stella che normalmente non è visibile né ad occhio nudo, né con un binocolo, ma che d'improvviso registra un aumento della luminosità fino ad eguagliare o in certi casi pure superare la luminosità delle stelle circostanti visibili ad occhio nudo. Alcune novae hanno raggiunto persino una magnitudine negativa, e sono rimaste visibili per settimane.