venerdì 28 marzo 2014

https://www.youtube.com/watch?v=-jPg2M1UYgU

APRILE 2014 venerdì 4


APRILE 2014 venerdì 4
costellazione- DRAGO -
ammasso globulare M90
stella-THUBAN
osservazione lunare
Marte e Saturno

PIANETI . MARTE / GIOVE



  • Marte
    Astronomia

  • Marte è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e l'ultimo dei pianeti di tipo terrestre dopo Mercurio, Venere e la Terra.Wikipedia


  • Raggio3.390 km

  • Massa639E21 kg (0,107 Massa della Terra)

  • Età4,5 miliardi di anni

  • Area della superficie144.798.500 km²

  • Distanza dal sole227.900.000 km

  • Giove
    Astronomia

  • Giove è il quinto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole ed il più grande di tutto il sistema planetario: la sua massa corrisponde a 2,468 volte la somma di quelle di tutti gli altri pianeti messi insieme.Wikipedia


  • Raggio69.911 km

  • Massa1,898E27 kg (317,8 Massa della Terra)

  • Età4,5 miliardi di anni

  • Area della superficie61.418.738.571 km²

  • Distanza dal sole778.500.000 km

  • LuneEuropaIoGanimedeCallistoAmalteaMetisTebealtri



  • PAGINA POLARIS

  • http://www.polarisastronomia.com/sistema_solare.html


  • M90

    M90 si trova in una regione di cielo priva di stelle di riferimento, fra le costellazioni della Vergine e della Chioma di Berenice; si tratta di una delle galassie più brillanti del gruppo della Vergine: può essere individuato persino con un binocolo, se la notte è particolarmente propizia, mentre un semplice telescopio amatoriale da 60-80mm è in grado di mostrarla come una macchia allungata e con un leggero alone. Il nucleo, ben visibile in strumenti a partire da 140mm, è di aspetto puntiforme e di dodicesima magnitudine, mentre l'alone debole e tagliato in due da una barra più luminosa.[1]
    M90 può essere osservata con facilità da entrambi gli emisferi terrestri e da tutte le aree abitate dellaTerra, grazie al fatto che la sua declinazione non è eccessivamente settentrionale; dalle regioni boreali è maggiormente osservabile e si presenta estremamente alto nel cielo nelle notti di primavera, mentre dall'emisfero australe appare mediamente più basso, ad eccezione delle aree prossime all'equatore.[2] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra marzo e agosto.

    Rappresentazione nel tempo COSTELLAZIONE DEL DRAGO

    Vediamo  come gli antichi rappresentavano il Drago: Hevelius lo raffigura come una specie di serpentone più volte arrotolato in spire e con una lunga coda
    l Drago secondo Hevelius



    il Drago secondo l'Uranometria



    il Drago secondo Stellarium



    Mitologia


    Al matrimonio di Zeus e Era ci fu una gara fra tutte le gerarchie divine nell'offrire alla coppia i doni più preziosi. La Terra non aveva voluto essere da meno e regalò degli alberi da frutto molto particolari: infatti ogni primavera sui loro rami nascevano delle mele d'oro. Questi alberi erano custoditi in un meraviglioso giardino affidato a quattro ninfe, le Esperidi, le quali avevano posto a guardia del cancello d'entrata un drago con cento teste. Ogni volta che qualcuno si avvicinava al giardino con l'intenzione di rubare i pomi, le teste del drago iniziavano a gridare con cento tonalità diverse facendo fuggire via anche il più coraggioso degli uomini. Ma una delle dodici fatiche date a Eracle da Euristeo chiedeva proprio di rubare quelle mele, ed Ercole grazie al consiglio di Prometeo di farsi aiutare da Atlante e grazie ad Atlante stesso, riuscì ad uccidere il drago e a rubare le mele. Infine Era pose il drago nel cielo nella costellazione del Dragone in modo che tutti potessero ricordarlo.


    allineamenti astronomici

    Gli
    allineamenti astronomici dei condotti interni della piramide di Cheope secondo Alexander Badawy e Virginia Trimble nei loro studi del 1964. Il condotto settentrionale era allineato intorno al 2600 a.C. con la costellazione del Drago (Thuban era la stella polare) mentre quello meridionale puntava verso la costellazione di Orione. Badawy e Trimble considerarono solo quelli della Camera del Re. In seguito si scoprì che i calcoli non erano corretti a causa di un errore nella misurazione delle inclinazioni dei condotti eseguita nell’800 da Flinders Petrie, corrette dall’Ing. Rudolf Gantenbrink

    Thuban....



    Quella del Drago è una lunga costellazione che si snoda tra le due Orse. Essa contiene la stella Thuban, che era la Stella Polare al tempo in cui gli egizi erigevano le Piramidi. Infatti, a causa della Precessione degli Equinozi, l’asse do rotazione terreste a quel tempo puntava su Thuban e non sull’attuale Stella polare. Tra 13.000 anni la nuova Stella Polare sarà Vega, nella costellazione della Lyra.
    Thuban (α Dra/ α Draconis/ Alpha Draconis) è una stella della costellazione del Dragone (Draco, in latino) di magnitudine +3,67. Dista 309 anni lucedal sistema solare.

    Il nome proviene dall'arabo ثعبان (θu‘bān, "ilbasilisco"), nome arabo per la costellazione del Draco. Nonostante nella nomeclatura di Bayer sia designata come stella alpha della costellazione, la sua magnitudine è solo 3.65, mentre la stella più brillante della costellazione è Etamin (γ Dra) con magnitudine 2.23.

    Per la precessione degli equinozi, Thuban è stata la stella di riferimento del polo nord dal 3942 a.C., prendendo il posto di θ Bootis fino al 1793 a.C., quando venne soppiantata da κ Draconis. Il momento in cui è stata più vicina al polo nord è stato nel 2787 a.C., quando si è trovata a soli 2 gradi e mezzo dal polo. Nonostante la vicinanza al polo è stata usata come punto di riferimento fino circa al 1900 a.C. quando la più brillante Kochab (β Umi) entrò nella zona del polo nord.
    Si è lentamente allontanata dal polo negli ultimi 4800 anni e attualmente è visibile alla declinazione di 64°20'45.6" e 14h 04m 33.58s di Ascensione retta. Arriverà al massimo di lontananza dal polo nord intorno al 10000 d.C., per poi riavvicinarsi gradualmente al polo nord, e tornare ad essere la stella polare nel 20346 d.C., con un massimo di declinazione 88°43'17.3" e ascensione retta 19h 08m 54.17s.


    per rintracciare thuban

    ClassificazioneGigante bianca
    Classe spettraleA0III
    Distanza dal Sole309 anni luce
    CostellazioneDragone
    Coordinate
    (all'epoca J2000.0)
    Ascensione retta14h 04m 23,349s
    Declinazione+64° 22′ 33,02″
    Dati fisici
    Diametro medio8750000 km
    Raggio medio6,3 R
    Massa
    M
    Temperatura
    superficiale
    9800 K (media)
    Luminosità
    300 L
    Indice di colore (B-V)-0,049
    Dati osservativi
    Magnitudine app.+3,67
    Magnitudine ass.-1,21
    Moto proprioAR: -56.34 mas/anno
    Dec: 17.21 mas/anno
    Velocità radiale-13
    Nomenclature alternative
    Adib, α Draconis, 11 Draconis, HR 5291, HD 123299, SAO 16273

    martedì 11 marzo 2014

    Corso di astrofotografia con reflex e CCD

    Da venerdì 9 maggio a venerdì 6 giugno -
    Corso di astrofotografia con reflex e CCD

    Cinque serate per imparare a fotografare il cielo, con la semplice macchina fotografica o con i più tecnologici mezzi di ripresa. 

    9 maggio : introduzione, basi di fotografia e strumentazione necessaria.
    Giovanni Todesca

    16 maggio : teoria astrofotografia con reflex: pratica di elaborazione.
    Giovanni Frati

    23 maggio : teoria astrofotografia con CCD: pratica di elaborazione
    Giovanni Todesca

    30 maggio : serata su campo

    6 giugno : elaborazione dei files acquisiti su campo.
    Giovanni Frati e Giovanni Todesca

    Contributo Iscrizione 35€ - corso a numero chiuso

    Per maggiori informazioni e per iscriversi:

    http://www.polarisastronomia.com/iniziative.html
    polaris.aap@gmail.com
    tel 3398512363 Giovanni

    giovedì 6 marzo 2014

    APPUNTAMENTO CON LE STELLE

    MARZO 2014 venerdì 7
    costellazione- CHIOMA DI BERENICE
    ammassi globulari- M3-M53
    stelle doppie- ALCOR - MIZAR
    osservazione lunare

    GRUPPO POLARIS 

    CHIOMA DI BERENICE

    La Chioma di Berenice è una costellazione di facile individuazione, nonostante non contenga alcuna stella luminosa; può essere scorta a nordest del Leone, ad ovest della brillante stella Arturo e a nord della Vergine. La sua caratteristica principale, che ha dato origine al nome della costellazione stessa, è una "chioma" di stelle di quarta e quinta magnitudine ben visibile in una notte non eccessivamente inquinata, che costituisce in realtà un gruppo di stelle fisicamente legato fra loro, un ammasso aperto in via di dissoluzione. Oltre a questo gruppo, la Chioma di Berenice comprende altre stelle di quarta magnitudine, in particolare sul lato orientale; la stella più brillante è la β Comae Berenices.
    Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale va marzo a agosto; nell'emisfero boreale è una figura tipica del cielo primaverile e dell'inizio dell'estate, quando si presenta molto alta nel cielo. Dall'emisfero australe si mostra mediamente più bassa sull'orizzonte settentrionale,
    [...] chi scruto’ nell’immenso firmamento e apprese delle stelle ,delle albi ,dei tramonti 
    e come il fiammeggiante lume del sole si scuri
    e in tempi fissi le costellazioni vengano meno
    quel conone nel chiarore celeste vide me una ciocca recisa dalla chioma di Berenice [...]
     
    Tolomeo III, dopo le nozze mosse guerra all’Asia e data la pericolosità della missione Berenice, timoroa per la vita del marito, fece voto di tagliarsi i capelli in segno di gratitudine verso gli dei se il marito fosse tornato vivo e vittorioso. Tolomeo tornò vincitore il giorno stesso e Berenice mantenne il suo voto e sacrificò la sua lungua chioma, che era motivo di ammirazione per tutti quanti la conoscessero, deponendola nel tempio della dea Afrodite.
    Ma il giorno dopo la treccia non c’era piu’, ci fu un gran vociare e qualcuno disse che era stato un sacerdote del tempio di Serapis, scandalizzato dall'offerta della regina ad una divinità greca.
    Berenice si sentì profondamente oltraggiata dall'accaduto e suo marito Tolomeo III, preso da una folle rabbia fece chiudere le porte della città setacciandola a fondo, ma senza alcun risultato. A questo punto entrò in scena il saggio ed ammirato Conone di Samo, matematico e astrologo noto anche per l'amicizia con il Siracusano Archimede, che per rimettere pace nel regno e consolare l'oltraggiata regina (ma anche per salvare la vita ai preti del tempio!) disse a tutti che l'offerta era talmente piaciuta agli dei che avevano deciso di elevare la treccia in cielo e fissarla nel firmamento...

    IL CAVALLO E IL CAVALIERE...

    Le persone di buona vista possono notare accanto a Mizar una debole stella compagna appena a est, chiamata Alcor oppure 80 Ursae Majoris. Le due sono a volte chiamate rispettivamente il Cavallo e il Cavaliere da una traduzione dalla lingua persiana, e l'abilità nel vederle entrambe è un test tradizionale della vista (usato già in antichità: era una delle prove attitudinali per le aspiranti guardie dell'imperatore nei paesi arabi). Alcor ha magnitudine apparente 4,02 e un tipo spettrale A5 V. La sua magnitudine la renderebbe relativamente facile da scorgere, se non fosse così vicina alla più brillante Mizar.
    COSTELLAZIONE ORSA MAGGIORER 



    ALCOR MIZAR

    VISTA AL TELESCOPIO

    M53

    M53 è abbastanza facile da localizzare, grazie alla sua posizione appena 1° a nordest della stella binaria α Comae Berenices; la sua luminosità è relativamente bassa, per cui non può essere osservato ad occhio nudo, mentre un binocolo si rivela sufficiente se la notte è buona. Un telescopio amatoriale come un classico 114mm è già in grado di risolvere parzialmente quest'ammasso, mentre un 150mm consente di vedere tutto l'alone. A 200 ingrandimenti si possono già osservare circa 200 componenti, mentre la regione centrale permane di aspetto nebuloso e indistinto.[2]


    M3

    M3 si trova relativamente lontano da stelle cospicue: la più vicina è β Comae Berenices, di magnitudine 4 circa, che si trova a circa 7° ad Ovest di quest'ammasso globulare; un aiuto può essere fornito anche da Arturo, la brillantissima stella arancione visibile più a sud. M3 è sicuramente uno degli oggetti più facili da osservare con uno strumento amatoriale: in condizioni diseeing veramente eccezionali è visibile persino ad occhio nudo, mentre con unbinocolo l'ammasso è localizzabile con facilità e appare come un punto bianco e diffuso. Già con un telescopio da 100mm di apertura appare come un oggetto di 10' di diametro, mentre uno da 200mm può già risolverlo in centinaia di piccolissime stelle. [1]