domenica 19 aprile 2015

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APRILE 2015 venerdì 24


APRILE 2015 venerdì 24 costellazione- DRAGO - ammasso globulare M90 stella-THUBAN osservazione lunare Marte e Saturno

Telescopio spaziale Hubble- 24 aprile 1990

Il telescopio spaziale Hubble visto dallo Space Shuttle Discovery durante la seconda missione di servizio, STS-82
Dati della missione
OperatoreNASA ed ESA
 catalogazione
DestinazioneOrbita geocentrica
Satellite diTerra
EsitoIn corso
VettoreSpace Shuttle Discovery
Luogo lancioComplesso di lancio 39
Lancio24 aprile 1990
Durata~24 anni
Orbitacircolare
Periodo orbitale96-97 minuti
Altezza orbita560 km
Eccentricità orbitalenulla
Massa11 t
Strumentazione
Il telescopio spaziale Hubble, sigla HST dal nome in lingua inglese Hubble Space Telescope, è un telescopio posto negli strati esterni dell'atmosfera terrestre, a circa 560 km di altezza, in orbita attorno alla Terra (ogni orbita dura circa 92 minuti). È stato lanciato il 24 aprile 1990 con lo Space Shuttle Discovery come progetto comune della NASA e dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Il telescopio può arrivare ad una risoluzione angolare migliore di 0,1 secondi d'arco. L'HST è così chiamato in onore di Edwin Hubble, astronomo statunitense. È prevista una sinergia con il prossimo Telescopio Spaziale James Webb (JWST) nel 2018.
L'osservazione al di fuori dall'atmosfera comporta numerosi vantaggi, perché l'atmosfera distorce le immagini e filtra la radiazione elettromagnetica a certe lunghezze d'onda, in particolare nell'ultravioletto.
Il 27 gennaio 2007 il telescopio è entrato in safemode a causa di un guasto. Lo strumento Advanced Camera for Surveys ha smesso di funzionare e i tecnici della NASA hanno disabilitato lo strumento per permettere l'utilizzo degli altri strumenti a bordo del telescopio. L'11 maggio 2009 è stato lanciato lo Space Shuttle Atlantis per la quarta ed ultima missione di manutenzione del telescopio, terminata con successo.

Osservazione della Luna

La Luna è l'unico oggetto del cielo di cui è possibile osservare dei dettagli superficiali ad occhio nudo. Il nostro satellite infatti mostra una serie di dettagli chiari e scuri, determinati dalla differenza di albedo tra le zone pianeggianti, dette mari - più scure - e le zone più elevate, craterizzate e più chiare.
Foto della Luna ottenuta con un rifrattore da 60 mm a 42 ingrandimenti
Nel corso di circa un mese essa mostra diverse fasi lunari, caratterizzate da un diverso aspetto e da una conseguente variazione di luminosità. In prossimità della Luna nuova, quando è presente solo un piccolo spicchio illuminato, è possibile osservare la luce cinerea. La luminosità massima della Luna piena è di circa -12 di magnitudine apparente, mentre il semidiametro angolare alla distanza media dalla Terra, secondo Simon Newcomb, è di 0,25905°.
Già con un binocolo la Luna mostra moltissimi dettagli come i mari e i crateri. L'osservazione in questo caso risulta particolarmente suggestiva a causa della visione a largo campo.