domenica 5 gennaio 2014

Betelgeuse

Distante dalla Terra circa 640 anni luce, Betelgeuse è una supergigante rossa che vanta una luminosità ben 135mila volte superiore a quella del nostro Sole e una massa pari a 20 volte quella della nostra stella. Sebbene risulti certa la futura scomparsa di Betelgeuse, non tutti gli scienziati sembrano concordare sull’immediatezza di questo evento. Troppo complesso, asseriscono altri astronomi, calcolare con precisione il momento esatto di un tale “dramma celeste”. - 



Un proiettile in viaggio per 56 anni

Cominciamo da un’illustrazione presente in un libro del 1923, intitolato Hutchinson’s Splendour of the Heavens. A pagina 23 del primo dei due volumi di quest’opera è presente l’immagine riportata più sotto, accompagnata da una didascalia che, tradotta in italiano, precisa: "l’artista ha deliberatamente ignorato l’effetto della gravitazione, che renderebbe impossibile l’esperimento qui illustrato". Per fortuna che ci ha avvisato!


Osservando bene il disegno (occorre ingrandirlo per vedere i particolari), si nota un ragazzino che spara un colpo di fucile e un anziano che guarda nella direzione opposta e sta per essere colpito dal proiettile, dopo che questo ha percorso l’intera circonferenza della stella. La scritta sopra le figure dice che, se un ragazzino di 14 anni sparasse un colpo di fucile, il proiettile completerebbe un intero giro intorno a Betelgeuse non prima che lo sparatore avesse compiuto 70 anni.      

A parte la stranezza della situazione - un’incrollabile attesa di 56 anni, per completare il più lungo tentativo di suicidio mai realizzato - il disegno mette bene in luce l’immensità di questa stella. C’è una freccia che indica un minuscolo pallino, la Terra, sormontato dalla scritta "Our puny Earth!" (“La nostra minuscola Terra!”). Nel riquadro racchiuso nell'immagine è poi raffigurata Betelgeuse come una sorta d’immenso pallone che contiene completamente al suo interno il Sole e l’intera orbita della Terra, lasciando ancora molto spazio, fino a giungere probabilmente - nell’intenzione dell’artista - all’orbita di Marte.






orione

Fra le costellazioni invernali già ben visibili c’è senza dubbio l’antica costellazione di Orione 
La costellazione di Orione copre 594 gradi quadrati e contiene ben 120 stelle più brillanti della sesta magnitudine. Si tratta di una costellazione molto antica che fu citata da Omero nell’XI libro dell’Odissea. E’ una delle più belle e conosciute di tutto il firmamento . Contiene la famosa Nebulosa di Orione che rappresenta una vera e propria fabbrica di nuove stelle. E’ facile da rintracciare anche per l’allineamento perfetto delle tre stelle che formano la “Cintura” 
Non ci sono dubbi che fra le grandi attrazioni della costellazione troviamo la stella Alfa Orionis, Betelgeuse 
Non meno interessante è la stella Rigel (Beta Orionis), una supergigante bianco azzurra che fra le altre cose è la stella più luminosa della costellazione 
La stella Gamma si chiama Bellatrix, di magnitudine 1,64, dista dalla Terra circa 250 anni luce. Si individua nella parte centrale della costellazione in corrispondenza della spalla destra del gigante Orione. Si trova a nord rispetto alla Cintura e ad ovest di Betelgeuse con la quale forma la base superiore della figura a forma di clessidra disegnata dalle stelle più brillanti della costellazione.
Le stelle Delta, Zeta e Epsilon (rispettivamente Mintaka, Alnitak e Alnilam) formano la famosa Cintura di Orione un asterismo che come dicevamo prima facilita molto nella ricerca di questo vero e proprio gigante del cielo.
Fra le altre meraviglie (e siamo solo all’inizio) della costellazione troviamo Theta Orionis il Trapezio, una delle stelle multiple più famose del cielo 


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