Quello delle Ìadi è l'ammasso aperto più vicino a noi in assoluto: dista appena 151 anni luce, è molto brillante ed è composto da un gran numero di stelle sparse, molte delle quali sono visibili anche ad occhio nudo. Come le Pleiadi, anche le Iadi sono conosciute fin dall'antichità, in quanto rappresentano la testa del toro rappresentato dall'omonima costellazione.
Un piccolo binocolo, come un 6x30, già basta per individuare quasi tutte le componenti dell'ammasso, componenti che diventano del tutto visibili con un 10x50; un telescopio amatoriale non consente di apprezzare appieno la struttura delle Iadi, poiché si tratta di un oggetto molto esteso: con difficoltà si riesce a osservarlo interamente nell'oculare di un binocolo di media potenza. L'ammasso appare con una forma a "V" ben evidente anche senza l'ausilio di strumenti.
Le Iadi appaiono dominate da Aldebaran, una stella di colore marcatamente arancione molto brillante, essendo fra le più luminose del cielo; tuttavia, questa stella non è legata fisicamente all'ammasso, essendo quest'ultima molto più vicina. L'età dell'ammasso delle Iadi è avanzata, stimata sui 600 milioni di anni, il che lo rende simile ad un altro ammasso, quello del Presepe, col quale sembra condividere un'origine comune.
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